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2/15/2023
NUOVO CODICE DEI CONTRATTI - PARERE POSITIVO DELLA CONFERENZA DELLE REGIONI E DELLE PROVINCE AUTONOME

Le Regioni hanno dato parere favorevole allo schema di Codice di contratti pubblici, attuativo della legge delega 21 giugno 2022, n. 78, con il rilievo di alcune proposte di modifica prioritarie. Di seguito il parere espresso in Conferenza Unificata nella seduta del 26 gennaio 2023: “Le Regioni, alla luce del confronto emerso nelle riunioni tecniche in sede di Conferenza Unificata, esprimono parere favorevole con la formulazione di alcuni emendamenti prioritari. Essi riguardano, in particolare, le proposte relative ai seguenti temi: gli investimenti PNRR PNC che devono seguire la normativa attuale tracciata dal DL semplificazione; la nomina del RUP a tempo determinato; la revisione dei prezzi anche per i servizi e le forniture; la clausola di salvaguardia per le autonomie speciali; i prezzari regionali; l’introduzione del cottimo fiduciario; la qualificazione di diritto delle regioni (salvo diverso avviso della Commissione europea); la qualificazione per i soggetti aggregatori sia per i servizi e le forniture che per lavori; la rimodulazione dei poteri sanzionatori di ANAC in materia di qualificazione delle stazioni appaltanti che, dalle interlocuzioni, risultano accoglibili. Inoltre, si chiede di proseguire il confronto sugli ulteriori temi, sempre inseriti tra quelli prioritari, (es. conferenza dei servizi, sub-appalto) sui quali ancora non si è raggiunta una condivisione. A titolo collaborativo, infine, si inoltrano ulteriori proposte di modifica ed integrazione del testo non ritenute prioritarie”.

Tra le diverse osservazioni avanzate dalle regioni si evidenzia quella relativa al sistema di qualificazione delle stazioni appaltanti che comporta inevitabilmente la necessità di stabilire un meccanismo efficiente e rapido per consentire alle stazioni appaltanti non qualificate di individuare il soggetto cui rivolgersi per effettuare gli acquisti sopra soglia. In primo luogo, vige la libertà, per le stazioni appaltanti non qualificate di rivolgersi alla centrale di committenza o stazione appaltante qualificata che preferiscono. Occorre però prevedere un procedimento efficiente e rapido per individuare la centrale di committenza/stazione appaltante qualificata “di ultima istanza” per evitare che la stazione appaltante non qualificata si trovi nell’impossibilità di effettuare l’appalto, qualora non riesca o non voglia trovare un soggetto idonei nei tempi necessari. Sembra opportuno che tale soggetto sia indicato dall’ente territoriale competente e quindi la Regione/Provincia/Città metropolitana, stabilendo inoltre le modalità di individuazione ed i compensi per lo svolgimento di tale attività. Al fine di consentire inoltre alle centrali di committenza e alle stazioni appaltanti di pianificare la propria attività e potersi organizzare per una gestione tempestiva ed efficiente delle procedure di gara su delega, si ritiene inoltre necessario prevedere che già in fase di programmazione siano individuate le centrali di committenza e le stazioni appaltanti qualificate di cui le stazioni appaltanti non qualificate intendono avvalersi.

Sul tema della professionalizzazione delle risorse umane le regioni sottolineano come proprio sulle persone si gioca il successo della riforma del nuovo codice dei contratti pubblici. Viene proposto a riguardo uno specifico articolo in materia di professionalizzazione delle stazioni appaltanti e delle centrali di committenza, in attuazione del criterio delega di cui alla lett. c, comma 1, art. 1 L. 78/2022, tenendo conto delle indicazioni tracciate dalla Strategia professionalizzante e dalla Raccomandazione (EU) 2017/1805. Nell’ambito della Riforma 1.10 (M1C1-86 del PNRR) è prevista infatti l’attivazione di percorsi formativi differenziati per target di riferimento, altamente qualificati e certificati all’interno di un sistema di accreditamento, e individuati a partire dall’effettiva rilevazione dei gap di competenze rispetto ad ambiti strategici comuni a tutti i dipendenti o specifici e professionalizzanti.

Parere Conferenza delle Regioni e del Province autonome 26/06/2023