Insediato il Comitato di sorveglianza della Stazione unica appaltante in Calabria

14/01/2009 - “Con la Stazione unica appaltante non immaginiamo di coprire un ruolo di supplenza degli organi dello Stato ma tentiamo di dare un supporto. Si tratta di un passo decisivo per la Calabria, terra difficile ma talvolta massacrata indebitamente dai mass media”. Lo ha affermato il presidente della Regione Agazio Loiero all’insediamento, avvenuto stamani a Catanzaro, del Comitato di sorveglianza della Sua.



La Stazione unica appaltante, prima struttura del genere in Italia, si occuperà della gestione della disciplina di tutte le materie relative agli appalti per opere pubbliche, servizi e forniture di aziende (a partire da quelle ospedaliere e sanitarie), enti e amministrazioni riconducibili alla Regione. In sostanza, un taglio netto con il vecchio sistema degli appalti e delle forniture, una rottura con la pratica della lottizzazione politica. L’aspetto che maggiormente è posto alla base della Stazione appaltante è costituito dalla necessità di rendere al massimo la trasparenza per evitare ingerenze esterne, anche di natura malavitosa, il ripetersi di fenomeni di corruzione e pervenire a un sistema di massima efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa.
L’attività di controllo e indirizzo sarà sviluppata tramite il Comitato di sorveglianza e, in modo operativo, dal direttore. L'organismo di indirizzo è composto da Ivan Cicconi, esperto di appalti, eletto presidente; da Saverio Regasto, docente dell'Università di Brescia; Giuseppe Gatto, ingegnere e presidente regionale dell’Ance, Associazione dei costruttori edili; da Carmine Barbaro, dirigente della Regione e da Paolo Severini magistrato amministrativo. Alla cerimonia di insediamento ha partecipato come ospite Salvatore Boemi, magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, che attende l’autorizzazione del Csm per assumere il ruolo di direttore della Stazione unica e rendere quindi pienamente operativa la struttura.