NUOVA SEDE UNICA DELLA REGIONE PIEMONTE

30/11/2011 - Partono i lavori per la costruzione della nuova sede unica della regione Piemonte, certificata secondo il Protocollo ITACA per la sostenibilità ambientale



Si inaugura all’insegna della sicurezza del lavoro la costruzione della sede unica della Regione Piemonte.
Questa mattina, infatti, contestualmente alla consegna ufficiale del cantiere di via Passo Buole da parte del Presidente della Regione, Roberto Cota, del responsabile regionale del procedimento, Luigi Robino, e del direttore dei lavori, Carlo Savasta, all’associazione temporanea di imprese vincitrice dell’appalto dell’opera (TorreregionePiemonte Soc. Cons. a.r.l.), l’assessore al Patrimonio, Giovanna Quaglia, ha firmato con i sindacati di categoria un accordo quadro che impegna le parti al rispetto rigoroso di tutte le normative vigenti in materia. In particolare, si identificano gli strumenti per garantire la prevenzione degli incidenti, il contrasto al lavoro nero e l’applicazione dei contratti collettivi nazionali. Il tutto accompagnato da un costante confronto e monitoraggio da parte di tutti gli attori interessati sul corretto andamento dei lavori.
Nell’occasione, il presidente Cota e l’assessore Quaglia, hanno effettuato una visita all’area su cui dovrà sorgere il nuovo edificio, inserito nel progetto di riqualificazione della zona urbanistica a sud della città, delimitata dalla ferrovia, dal Lingotto e dalle vie Nizza e Passo Buole.
Qui, nell’arco di una decina d’anni, sorgerà un nuovo e moderno quartiere, in cui si concentreranno uffici, servizi, nuovi complessi residenziali e commerciali, oltre a un nuovo parco di 25 mila metri quadrati, alla nuova stazione a ponte del Lingotto e al nuovo tratto di metropolitana Lingotto-Bengasi. Contestualmente, si provvederà alla revisione dell’intera viabilità della zona, per agevolare il transito in questo tratto.
Un’occasione, che, oltre a consentire il recupero e la valorizzazione di una vasta zona, costituirà un’opportunità di lavoro e sviluppo per diversi settori dell’economia, dall’edilizia, all’artigianato al terziario avanzato, con particolare attenzione alla ricerca.
La realizzazione di questo imponente progetto è stata resa possibile da un accordo di programma stipulato nel novembre del 2009 da Regione Piemonte, Comune di Torino, Rete Ferroviaria Italiana e Società F.S. Sistemi urbani Srl, risultato ottenuto dopo anni di studi e di confronto su progetti e proposte.
A dare il via all’opera di trasformazione urbana sarà proprio la costruzione della nuova sede della Regione, che sorgerà su una parte dei terreni dell’ex Fiat Avio.

«Nell’ottica di una razionalizzazione delle spese da parte della Regione - sottolinea il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota - la nuova sede unica regionale rappresenta un’opportunità importante, che permetterà una strutturazione più organica dei nostri uffici e nello stesso tempo un risparmio rispetto ai canoni d’affitto che oggi dobbiamo pagare. Questa nuova grande opera pubblica dovrà essere l’inizio di nuova era, per una pubblica amministrazione moderna e efficiente».

«L’inizio dei lavori - spiega l’assessore Giovanna Quaglia - consentirà l’apertura di un grande cantiere nel cuore della città: un intervento di alto livello che potrà diventare modello di riferimento a livello nazionale per i molti aspetti connessi alla sua realizzazione, dalla riqualificazione ambientale, al risparmio energetico, alla creazione di una rete di servizi, alla messa in sicurezza dell’area. Un contesto in cui si inserisce anche la realizzazione della sede unica per gli uffici della Regione, un’opera pubblica rilevante, in grado di risolvere il problema dell’attuale frammentazione in molti sedi distaccate degli uffici regionali. Una soluzione che consentirà un notevole risparmio e l’iniezione di nuove risorse, grazie al mancato rinnovo delle onerose rate di affitto degli uffici e alla vendita degli immobili di proprietà. Voglio evidenziare in particolare l’impegno che la Regione Piemonte si è assunta in prima persona per dare priorità, nell’aggiudicazione di appalti e sub appalti, alle ditte del territorio piemontese, perché quest’opera diventi occasione di rilancio concreto del nostro tessuto economico-produttivo. Senza contare che intorno all’area in questione si concentreranno notevoli possibilità edificatorie, che dovrebbero portare nei prossimi anni ad attrarre importanti investimenti».

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