Risoluzione del Parlamento europeo sulla modernizzazione degli appalti pubblici

03/11/2011 - Il 25 ottobre 2011 il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione a sostegno della modernizzazione degli appalti pubblici. Nella risoluzione si legge che le Piccole Medie Imprese (PMI), sulle quali si fonda buona parte dell’economia europea, riscontrano reali difficoltà ad accedere ai finanziamenti pubblici, riducendo cosi le proprie capacità di sviluppo e crescita. La risoluzione del PE adotta alcuni elementi necessari alla “sburocratizzazione” di tali procedimenti, promuovendo così una partecipazione egalitaria. La risoluzione promuove inoltre la fine del principio del prezzo più basso quale metro di giudizio per l’assegnazione di una gara d’appalto, rivoluzionando così l’attuale sistema gestionale.




Mai più appalti al massimo ribasso, maggiore suddivisione in lotti e utilizzo della procedura negoziata con bando come sistema ordinario di affidamento. È quanto propone il Parlamento europeo con la risoluzione sulla modernizzazione in materia di appalti pubblici (2011/2048(INI) che, nell'appoggiare la linea di intervento della Commissione europea e del Libro verde sugli appalti pubblici, raccomanda, nella messa a punto della prossima direttiva che modificherà gli appalti pubblici attesa per fine anno, che siano perseguiti alcuni obiettivi. In primo luogo nella risoluzione si sottolinea l'esigenza di semplificazione e miglioramento della certezza giuridica, attraverso chiarimenti su nozioni complesse come quella di «organismo di diritto pubblico» che si chiede siano rese coerenti con la giurisprudenza della Corte di giustizia. In secondo luogo il parlamento sottolinea che per sviluppare la piena potenzialità degli appalti pubblici, occorrerebbe eliminare il criterio del prezzo più basso e che, in linea di principio, dovrebbe essere prevista soltanto un'opzione per l'aggiudicazione di appalti: tramite il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, compresi i costi dell'intero ciclo di vita dei beni, servizi o lavori pertinenti.
Ma l'elemento centrale dell'intervento sulle direttive vigenti viene individuato nella semplificazione delle norme per consentire procedure più flessibili, dal momento che «le direttive sono troppo dettagliate e sono diventate sempre più tecniche e complesse, aumentando al contempo in misura notevole il rischio giuridico per le amministrazioni aggiudicatrici e i fornitori di non riuscire a rispettare tali regole».

La soluzione sarebbe quella di spingere maggiormente per l'impiego delle procedure negoziate previa pubblicazione come procedura standard e rendere più flessibili le norme per gli accordi quadro nelle direttive, Una ulteriore soluzione verrebbe individuata anche nell'ammettere sistematicamente offerte alternative (o varianti), «in quanto sono cruciali per promuovere e diffondere soluzioni innovative».

Un quarto obiettivo da perseguire è quello di favorire le piccole e medie imprese suddividendo gli appalti in lotti e attuando il principio «apply or explain»: rispettare le norme su questioni quali la divisione in lotti oppure giustificarne l'inosservanza. Infine un favor maggiore per l'impiego delle autocertificazioni.



Risoluzione del Parlamento europeo del 25 ottobre 2011 sulla modernizzazione degli appalti pubblici