Lazio: a breve il Regolamento per la certificazione energetica degli edifici

03/12/2010 - Sarà approvato a breve il Regolamento della Regione Lazio per la certificazione energetica ed ambientale degli edifici, grazie al quale potrà essere applicato il Protocollo Itaca.



Lo ha dichiarato l’Assessore regionale alle Politiche per la Casa, Teodoro Buontempo, nel corso di un convegno sulla qualità energetica e ambientale degli edifici, organizzato nei giorni scorsi da Regione Lazio, Itaca e Citera.

Nel corso del convegno è stato ufficialmente presentato il Protocollo Itaca per il Lazio, lo strumento fondamentale di certificazione della sostenibilità ambientale, che sta alla base del Regolamento regionale. Il Protocollo regionale ricalca sostanzialmente quello nazionale, per consentire un’adeguata comparabilità dei risultati.

La novità del Protocollo regionale, rispetto a quelli già attivi in altre Regioni, è la totale adesione alla normativa sulla certificazione energetica (Dlgs 192/2005) ma, soprattutto, la normativa sui titoli necessari per applicarlo: basterà, infatti, titolo di certificatore energetico (anche ottenuto in altre Regioni) per poter applicare il protocollo Itaca. Non sarà richiesto, dunque, alcun corso integrativo, ma soltanto la conoscenza delle regole.

Qualche giorno dopo, l’Assessore Buontempo, ha ribadito che la regione ha predisposto e sta per approvare il nuovo Regolamento, “atteso da tempo e di cui l’intero mondo dell'edilizia ha assoluto bisogno. Il Regolamento stesso, che disciplina il ruolo dei certificatori energetici e ambientali- ha aggiunto Buontempo -, sarà comunque utile anche alla Pubblica amministrazione per garantire nuove edificazioni all'insegna del risparmio energetico e dell'uso delle fonti di energia alternativa, ma anche per la riqualificazione del già costruito”.

“La figura del certificatore di sostenibilità ambientale ed energetica - ha aggiunto l’Assessore - dovrà diventare strategica nel settore delle costruzioni edilizie e dare un nuovo impulso allo sviluppo di una migliore qualità abitativa degli edifici residenziali pubblici. La Regione Lazio dispone dei fondi necessari per avviare questo percorso e l'obiettivo è quello di aprire la strada a un nuovo modo di intendere l'edilizia pubblica, per la quale è obbligatoria la certificazione energetica e ambientale”.

La rapida istituzione del registro dei certificatori nella Regione Lazio è stata sollecitata anche da Giancarlo Maussier, presidente di Federarchitetti Roma che, in un recente incontro sulle nuove opportunità di lavoro offerte dalla sostenibilità energetica, tenutosi nell’ambito di ExpoEdilizia, ha sottolineato il ritardo della Regione “nonostante la legge regionale 6/2008 e i regolamenti da poco approvati”.

La norma - spiega Federarchitetti Roma -, permette all’architetto progettista di certificare l’immobile, a patto però che si sia accreditato presso la Regione Lazio, presentando la documentazione professionale. “Alle istituzioni regionali chiediamo di favorire questa nuova prospettiva lavorativa per gli architetti, creando al più presto il registro che, si badi bene, non è un albo - ha rilanciato Maussier -. Inoltre, ci piacerebbe collaborare con l’Ente Regione per favorire la cultura del risparmio energetico, ancora poco diffusa”.

Il sindacato romano dei liberi professionisti intende farsi portatore di una campagna culturale per il Centro-Sud, in modo da colmare il ritardo con il Settentrione. Le regioni come la Lombardia, il Trentino-Alto Adige e l’Emilia Romagna, che per prime hanno favorito questo nuovo filone - spiega Federarchitetti Roma-, cominciano infatti a registrare ricadute positive sul comparto edile, oltre che sulle bollette.

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