Il nuovo modello di finanza di progetto per l’affidamento di una struttura penitenziaria e tre raccomandazioni al Ministero della Giustizia

05/11/2013 - Lo Stato italiano spende 108 euro a detenuto al giorno, alcune carceri sono talmente affollate che ci sono i turni per dormire distesi e la tendenza è stata quella delle porte chiuse, solo due ore di aria il resto è privazione all’interno della cella. Le stesse strutture condizionano l’attività del personale dell’Amministrazione penitenziaria; gli agenti penitenziari e il personale amministrativo lavorano e, alcuni di essi, vivono nei medesimi contesti, assistendo non senza conseguenze agli estremi disagi della popolazione penitenziaria. Diverse carceri appartengono più al patrimonio storico-artistico piegate ad una funzione detentiva decisamente innaturale.



Questo è il punto di partenza che deve essere migliorato.

Queste riflessioni sullo stato dell’arte della realtà penitenziaria - sia per i detenuti che per il personale e le strutture - sono un riferimento certo di discussione per argomentare la “rivoluzione” trattamentale dell’iniziativa della gara per la realizzazione del nuovo carcere di Bolzano in Partenariato Pubblico Privato (PPP) e anche per individuare cosa sia possibile fare in futuro per il settore.

Dal Forum Infrastrutture 2013 - “Infrastrutture, Finanza e Impresa” – svolto a Roma lo scorso 23 ottobre 2013.
Contributo dell’avv. Massimo Ricchi


Contributo di Massimo Ricchi